Le Trottoir il caso in Tribunale Cause debiti e spazi ancora vuoti | Resta vivo il sogno di riaprire
di Andrea GianniMILANOIl sogno Resta quello di "riuscire a riaprire" Le Trottoir, anche in un altro spazio, riaccendendo le luci di un luogo simbolo delle notti milanesi. Il presente, per Michelle Vasseur, anima del locale in piazza XXIV maggio diventato celebre per aver ospitato artisti e scrittori illustri, tra cui Andrea G. Pinketts, chiuso lo scorso 30 gennaio dopo 32 anni di attività, è segnato dalla "tristezza" nel vedere lo stato dell’ex casello daziale. "È vuoto, abbandonato e lasciato andare – racconta –. Dove prima c’erano musica, parole e allegria Restano solo topi e fantasmi". Il cancello, tra i passanti della domenica pomeriggio, è chiuso con un lucchetto. Restano, come tracce del passato, la storica insegna e, all’interno, divanetti rossi, scatoloni, piatti impilati e bicchieri a testa in giù vicino al bancone del bar.
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Le Trottoir, il caso in Tribunale. Cause, debiti e spazi ancora vuoti: "Resta vivo il sogno di riaprire" - Ricorso dopo il bando, intanto scatta la liquidazione della società. A casa 16 dipendenti. L’anima del locale frequentato da artisti e scrittori: "Tristezza, ex casello nell’abbandono". (msn.com)
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