Non si muoveva pensavo stesse morendo Ho agito d’istinto

"L’ho visto accasciarsi, faticava a respirare. Ho avuto paura che morisse e ho iniziato a fargli la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco: avevo fatto un corso di primo soccorso anni fa al lavoro, ma ho agito d’istinto, senza pensarci". Fabrizio Sabatini, ingegnere elettronico di Nocera Umbra, rivive così i drammatici momenti vissuti ieri mattina a Camerino, quando durante una gara di ruzzola un suo compagno di squadra è stato colto da un attacco cardiaco. "Eravamo in strada, a un certo punto ho visto il mio compagno cadere a terra, così sono corso da lui per aiutarlo a rialzarsi. Ma mi sono subito reso conto che era successo qualcosa di grave: non si muoveva, non si lamentava, faticava a respirare. Mi sono spaventato – racconta Sabatini –, e ho pensato che stesse morendo". Rispolverando le nozioni apprese anni prima in un corso di primo soccorso, l’ingegnere umbro ha provato "a sentire il polso e la carotide, ma non sentivo nulla.
 Non si muoveva pensavo stesse morendo  Ho agito d’istinto

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