Il commercio langue | Ma il territorio è vivo

Il territorio fabrianese si trova da anni in una situazione di crisi legata alla trasformazione dell’economia locale, che ha comportato, più che in altre zone, una perdita di capacità di spesa della popolazione. Negli anni passati si è assistito a una parziale tenuta, in termini numerici complessivi, delle attività commerciali con una crescita seppur lieve delle attività di somministrazione (bar, ristoranti e similari) e un decremento del commercio al dettaglio, soprattutto nei settori abbigliamento, mobili, casalinghi e profumi. Un’attenta verifica elaborata da Confcommercio evidenzia però un alto indice di rotazione e sostituzione, segnale di una difficoltà di sopravvivenza delle imprese non strutturate, legata anche alle profonde trasformazioni del settore commercio. Gli ultimi segnali riferiti all’economia locale (crisi Beko e caso Cartiere tra tutte) creano un’ulteriore problematica in termini di popolazione e spesa complessiva, con una conseguente minore propensione all’investimento nel settore commercio e una maggiore difficoltà a riutilizzare locali commerciali dismessi.
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