Il globo d’acciaio di Taiwan gli ammortizzatori di Istanbul e le nuove tecniche antisismiche | ‘Così le città sfidano i terremoti come quello in Myanmar’
C’è una gigantesca palla di acciaio nel grattacielo di Taipei, a Taiwan. Oscillando, controbilancia le vibrazioni indotte dal terremoto. A Istanbul, in Turchia, l’aeroporto Sabiha Gokcen è isolato da centinaia di ammortizzatori in grado di assorbire i movimenti provocati dalle scosse. Esempi straordinari a parte, oggi l’utilizzo delle tecnologie antisismiche è sempre più diffuso e non solo in Paesi come Giappone o California, da sempre all’avanguardia perché ad alto rischio. A Tokyo, più di due decenni fa veniva realizzato il Roppongi Hill, un intero quartiere a prova di terremoto. D’altronde, dicono gli esperti, si può prevedere dove avverrà, ma non stabilire con esattezza quando. Il sisma in Myanmar (Birmania), 7.7 di magnitudo, con epicentro a 16 chilometri di Sagaing, è l’ennesima prova di quanto sia importante agire su altri fronti, dati i limiti legati alle previsioni.
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