Aino progettò con lui lo studio Artek mentre Elissa ne custodì l' eredità Le due mogli architette del grande finlandese del design Alvar Aalto

C’è una foto che ritrae Alvar Aalto bambino, davanti a una parete di quadri con cui nella casa paterna organizzò la prima mostra d’arte. Al suo biografo, l’amico e scrittore Göran Schildt, parlerà del “grande tavolo bianco”: quello del padre geometra, sotto al quale era solito gattonare «. fino a quando non fui abbastanza cresciuto da salire al livello superiore, al grande tavolo vero e proprio. Credo di aver imparato la filosofia della penna e della carta all’età di quattro anni. E tutto intorno a me, accanto alle mappe, c’erano penne stilografiche e colori a tempera. Il tavolo della mia infanzia era grande. È a quel tavolo che ho compiuto l’opera della mia vita». Adrien Brody in “The Brutalist”: «Il mio architetto in fuga, una storia di famiglia» X Fra i più importanti architetti del Novecento, nato nel 1898 e scomparso nel 1976, Alvar Aalto perseguì una visione organica dell’architettura in cui la natura non fu un elemento da dominare, ma da ascoltare.
Aino progettò con lui lo studio Artek mentre Elissa ne custodì l

Iodonna.it - Aino progettò con lui lo studio Artek, mentre Elissa ne custodì l'eredità. Le due mogli architette del grande finlandese del design Alvar Aalto.

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