Dazi sul vino è già braccio di ferro tra produttori italiani e distributori Usa Perdite da 320 milioni
“Dagli Stati Uniti arrivano le prime lettere dei distributori non disposti ad accettare alcun sovraprezzo sui nostri vini. Allo stato attuale si sta evidenziando una bagarre su chi dovrà assumersi l’onere dei minori ricavi per assicurare la stabilità dei prezzi al consumo, le imprese italiane non devono cedere ma imporre la propria forza commerciale su un prodotto che arricchisce in primis la catena commerciale statunitense”. A sentire il presidente di Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi pare che lo scontro commerciale tra Usa e “resto del mondo” inizi ad entrare davvero nel vivo. Una circostanza confermata pure da Coldiretti. È iniziata la lotta per capire chi deve restare con il cerino in mano: gli esportatori costretti ad accettare minori profitti o i grossisti e i consumatori statunitensi che pagano di più i beni importati, facendosi carico del costo dei Dazi.
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Ilfattoquotidiano.it - Dazi, sul vino è già braccio di ferro tra produttori italiani e distributori Usa. “Perdite da 320 milioni”
Dazi, sul vino è già braccio di ferro tra produttori italiani e distributori Usa.
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