Dazi Usa il sospetto sulla formula usata da Trump | Prodotta con chat Gpt Ma la Ai è più saggia
Il sospetto è nato già il 2 aprile, nelle ore successive all’annuncio di Donald Trump sui Dazi reciproci senza precedenti imposti a quasi tutti i partner commerciali. Davanti alla formula dozzinale utilizzata per calcolare le presunte barriere applicate dagli altri Paesi alle merci Usa, molti osservatori hanno notato che è molto simile a quella restituita da chatGPT, Grok e altri modelli di intelligenza artificiale a chi chiede come impostare una politica tariffaria mirata a ridurre il deficit commerciale del proprio Paese. L’ipotesi nel frattempo, mentre le Borse mondiali precipitavano e il dollaro perdeva terreno, ha preso piede. Anche perché potrebbe spiegare altrimenti incomprensibile inserimento nelle tabelle impugnate dal presidente Usa durante la conferenza stampa di isole sconosciute come Heard e McDonald, disabitate – a meno di non considerare i pinguini – prive di attività produttive.
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