La lettera di una soccorritrice di Rita Margherita e del suo bimbo mai nato | Non ci si abitua mai
AGI - "Dopo, quando le sirene si spengono, cala il silenzio e ci restano addosso cicatrici che non si vedono". Comincia così la lettera scritta da una soccorritrice del 118 di Sanitaservice Asl Bt, all'indomani della tragedia avvenuta venerdì 4 aprile sulla strada provinciale 13 tra Andria e Bisceglie, dove hanno perso la vita Rosa Mastrototaro, 63 anni, e la figlia MargheRita Di Liddo, 32 anni, incinta al settimo mese. Un racconto intimo, scritto a fine turno, che getta luce sull'umanità silenziosa di chi opera quotidianamente nei servizi di emergenza. La soccorritrice ripercorre i momenti prima dell'intervento: "Venerdì sera ho scattato una foto un secondo prima di scendere dall'ambulanza. Un momento sospeso, quello in cui il cuore accelera i suoi battiti e la mente si prepara. Era da poco arrivata la chiamata: incidente frontale, tra Andria e Bisceglie, più feriti coinvolti, codice rosso.
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La lettera di una soccorritrice di Rita, Margherita e del suo bimbo mai nato: "Non ci si abitua mai".
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