Si chiamava Walid Khalid Abdullah è stato il primo minore a morire nelle carceri di Israele

Walid Khalid Abdullah Ahmad non è morto. È stato lasciato morire. Lentamente, in silenzio, sotto la custodia dello stato d’Israele. Aveva diciassette anni. È il primo minore palestinese a morire in una prigione israeliana, ma la sua vicenda, tragicamente, non è eccezionale.È il risultato di una serie di omissioni, trascuratezze e di un processo di disumanizzazione istituzionalizzata e profondamente radicato all’interno delle istituzioni israeliane.Il 22 marzo 2025, Walid Khalid Abdullah Ahmad è crollato nel cortile del penitenziario di Megiddo, situato nel Nord di Israele, dove si trovava in stato di detenzione preventiva da circa sei mesi. Al momento del collasso, il giovane appariva in evidente stato di debilitazione fisica e probabile compromissione psicologica. Nonostante le richieste di assistenza rivolte alle autorità di sorveglianza da parte degli altri detenuti minorenni, non si è registrato un intervento immediato.
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