Da Dublino a Verona si è acceso il dibattito sui turisti che toccano ripetutamente il seno o i glutei delle statue femminili come quella di Molly Malone o Giulietta come portafortuna Una pratica che però non solo causa danni materiali alle opere ma perpetua messaggi problematici sull' oggettificazione del corpo femminile

Le statue ci raccontano storie. Sono silenziose custodi di culture, leggende e memoria collettiva. Eppure accade spesso che queste opere d’arte vengano trattate con superficialità e mancanza di rispetto. Per esempio, negli ultimi anni, è emerso un dibattito profondo sul significato culturale e sociale di un classico rituale, che i turisti ripetono costantemente quando si trovano nelle piazze di varie città del mondo. Il gesto sotto accusa è quello di toccare parti anatomiche delle statue femminili, come seni o glutei, come portafortuna. Sfregio alla Sirenetta di Copenaghen: la statua imbrattata con i colori della bandiera russa X statue femminili palpeggiate: il caso di Molly MaloneNel cuore di Dublino, la statua di Molly Malone, rappresenta un esempio particolarmente significativo.
Da Dublino a Verona si è acceso il dibattito sui turisti che toccano ripetutamente il seno o i glutei delle statue femminili come quella di Molly Malone o Giulietta come portafortuna  Una pratica che però non solo causa danni materiali alle opere ma perpetua messaggi problematici sull

Iodonna.it - Da Dublino a Verona, si è acceso il dibattito sui turisti che toccano ripetutamente il seno o i glutei delle statue femminili come quella di Molly Malone o Giulietta, come portafortuna. Una pratica che, però, non solo causa danni materiali alle opere, ma perpetua messaggi problematici sull'oggettificazione del corpo femminile

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