Lo scienziato che studia gli squali | Ecco perché attaccano l’uomo

Emilio Sperone, professore associato del dipartimento di Biologia, ecologia e scienze della terra dell’università della Calabria, studia gli squali. Ovvero dirige un laboratorio che monitora il mar Mediterraneo. Il suo team porta avanti uno studio sull’inquinamento che utilizza quattro specie di squalo: gattuccio, boccanera, razza chiodata e chimera. «Abbiamo rilevato grandi quantità di microplastiche nello stomaco del 60% degli animali analizzati. Sono per lo più prodotte dalla frammentazione di rifiuti abbandonati sulle spiagge e in acqua. I valori più alti sono stati individuati in Calabria e Toscana, in questa ultima soprattutto microfibre derivanti dall’industria tessile. Poi abbiamo rilevato metalli pesanti su muscoli, pelle e fegato degli animali. Soprattutto arsenico, anche se sotto la soglia consentita.
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Lo scienziato che studia gli squali: «Ecco perché attaccano l’uomo».

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Mappato il genoma dell’animale più longevo: è uno squalo che vive 400 anni.

Lo squalo dei record, ha percorso 17.000 miglia in 18 mesi: la migrazione più lunga mai registrata.

Uno squalo bianco neonato è stato filmato per la prima volta.

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Video scienziato che