E commerce con abiti falsi da Cina e Turchia 21 indagati

Tempo di lettura: < 1 minutoImportavano dalla Cina e dalla Turchia capi di abbigliamento, accessori e calzature con i marchi contraffatti di note griffe di moda che poi venivano messi in vendita sul web spacciandoli per originali: la Procura di Napoli ha notificato ventuno avvisi di conclusione indagini nei confronti di altrettante persone ritenute coinvolte in questo business milionario, ciascuna delle quali con compiti precisi.    Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal sostituto procuratore Ilaria Sasso del Verme l’associazione a delinquere aveva messo in piedi un efficiente meccanismo di e-commerce rivolgendosi ai suoi clienti dall’hinterland a nord di Napoli.    Erano i promotori e gli organizzatori dell’associazione a delinquere, secondo gli inquirenti, ad occuparsi dell’approvvigionamento e della commercializzazione della merce che veniva pubblicizzata attraverso dei profili social.
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