I baby jihadisti che progettano attentati online il reportage sul rischio terrorismo
Non più il lupo solitario, ma gruppi informali di giovani radicalizzati che si autoindottrinano online. È la nuova frontiera del terrorismo jihadista secondo Lucio Pifferi, direttore centrale della Polizia di prevenzione, che in un colloquio con Il Tempo, in occasione del 173° anniversario della Polizia di Stato che si celebra oggi, spiega come il fenomeno oggi si è evoluto. «Non parliamo più solo del lupo solitario, cioè del soggetto che si radicalizza in modo isolato e poi agisce da solo. Stiamo assistendo alla nascita di una forma più strutturata, che potremmo definire gruppi di lupi solitari. La propaganda si è raffinata. Oggi punta a individuare soggetti particolarmente abili nel recepire, rielaborare e a loro volta diffondere messaggi di radicalizzazione. Questi diventano dei veri e propri capibranco digitali: influenzano altri, si mettono in relazione con loro e li istigano a vicenda.
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