Lombardia l’inganno per difendere lo spiedo bresciano aggirando le leggi ora c’è il rischio di procedura d’infrazione
Ventiquattro maggio 2022. Al Pirellone, che sarebbe la sede più importante della politica lombarda, sfilano, petto in fuori, 40 sindaci col Tricolore in bella mostra. La seduta viene convocata per una sola ragione: non per discutere della sanità a pezzi, né di disoccupazione o sicurezza sul lavoro; bensì per affrontare la questione – vitale – dello spiedo bresciano. E i primi cittadini, che vengono proprio dalle valli bresciane, sono lì per quello. L’Aula si scalda presto, anche perché qualcuno prova a dire che – forse, sia mai – le priorità sono altre. Così si passa alle offese, coi sindaci, seduti in tribuna, che se la prendono coi consiglieri del Movimento 5 stelle. E, fatto singolare, coi consiglieri di centrodestra che strappano dalle mani i cartelli di protesta esposti proprio dai pentastellati.
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