Non dobbiamo sottometterci alla tecnologia

"I giovani vedono la Costituzione come qualcosa di lontano. Per avvicinarli non ci deve far fatica lavorare sugli individualismi, insistere sul senso del dovere di solidarietà, perché c’è un’esigenza di fare comunità. La tecnologia ci diseduca, occore cercare di non esserne succubi e tornare alla Persona". E’ stato chiaro il professor Leonardo Bianchi, docente di diritto costituzionale all’Università di Firenze, nell’attribuire anche agli adulti la responsabilità soprattutto culturale dell’allontanamento dei giovani dalla vita pubblica. Durante una chiacchierata prima del suo intervento, al circolo Arci di Quarrata nell’ambito del ciclo di conferenze "Costituzione e dialoghi tra culture", organizzato dal circolo, in collaborazione con l’associazione Agorà e con Libera coordinamento di Pistoia, il docente si è soffermato anche sul tema della pace.
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