Criminalizzare il dissenso è un errore gravissimo vale sia per il riarmo che per le politiche pandemiche
di Sara Gandini e Paolo BartoliniL’ottima riuscita della piazza convocata il 5 aprile dal Movimento 5 Stelle, a cui hanno partecipato anche tanti cittadini e cittadine esterni a questo partito, e diverse realtà autonome impegnate culturalmente e politicamente in una critica profonda del neoliberalismo di guerra, solleva la delicata questione di un ampio fronte democratico antiliberista e per la pace (dunque antiautoritario per eccellenza). La nostra sensazione è che sarebbe utile, a tutti i protagonisti di questa ribellione allo stato nascente, collegare i fili che uniscono l’attuale corsa al riarmo europea con le politiche di governance della pandemia/sindemia.Per anni le polarizzazioni alimentate ad arte dai mass media e sui social, hanno impedito di mettere a fuoco la centralità simbolica e materiale di quanto accaduto nel periodo 2020-2022.
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Criminalizzare il dissenso è un errore gravissimo: vale sia per il riarmo che per le politiche pandemiche.
Lo riporta ilfattoquotidiano.it: Criminalizzare il dissenso è un errore gravissimo: vale sia per il riarmo che per le politiche pandemiche - Per anni le polarizzazioni alimentate ad arte dai mass media e sui social, hanno impedito di mettere a fuoco la centralità simbolica e materiale di quanto accaduto nel periodo 2020-2022. In Italia, e ...
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