La statua del dittatore Rimini litiga su Cesare Opera dono del Duce
Quando fu collocata a Rimini, il 10 settembre 1933, ci fu una manifestazione oceanica, tanto iconica che Fellini la utilizzò per la parata fascista in Amarcord. Benito Mussolini quell’anno donò alla città la copia bronzea di una statua marmorea di Giulio Cesare di epoca romana, che fu collocata alla base della torre dell’orologio, dove Cesare pronunciò la frase ’’alea iacta est’’. "Innalzata sul luogo in cui il grande dittatore parlò alle Legioni in marcia verso Roma", riferivano le cronache dell’epoca. La statua donata dal Duce, nel Dopoguerra finì nel greto del fiume Marecchia. Recuperata, fu portata nella caserma Giulio Cesare (oggi dismessa). Mentre una copia del 1996 è tuttora collocata in un angolo della piazza ex Giulio Cesare, intitolata ai Tre Martiri riminesi della Resistenza, che lì furono impiccati il 16 agosto 1944.
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