La sua scrittura ha raccontato il riscatto di un popolo

Il panorama letterario internazionale piange la scomparsa di una leggenda vivente. Mario Vargas Llosa, il gigante peruviano che ha sfidato convenzioni e ideologie con la sua penna, ha lasciato il palcoscenico della vita all’età di 89 anni. La sua scomparsa, annunciata dal figlio, non è soltanto un dato cronologico, ma il commiato di un’anima ribelle, che ha saputo sfidare le correnti del pensiero con la forza di una scrittura audace e penetrante, fatta di contrasti e passioni, di romanzi travolgenti e impegni politici audaci. Audiolibri: ecco perché fanno bene al cervello X Addio a Maria Vargas LlosaNato nel 1936 ad Arequipa, città situata sulle rive del fiume Chili, in un contesto di benessere e segreti familiari, Vargas Llosa ha affrontato fin da giovane l’incertezza dell’esistenza.
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Tra letteratura e rivoluzioni: addio a Vargas Llosa.

Giuseppe Ponti, la scrittura nata dall’amore: «Dentro di noi abbiamo tante esperienze che rischiano di perdersi».

Joan Thiele: «il mio universo dagli Zeppelin a Piero Umiliani».

Nayt e "Lettera Q": "La scrittura è fondamentale. Essere rapper oggi? Forza incredibile".

Filippo De André, lo chef: «Con papà Cristiano non ho rapporti, ma se venisse da me gli preparerei il suo piat.

Quindicenne suicida a Enna, spunta un biglietto d’addio lasciato al fidanzato: “Non è la sua scrittura”.

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