Piazzale Goisis il calcio è un gioco l’identità di un popolo non è uno scherzo

Bergamo. Da che mondo e mondo, fare i benefattori conviene pochino: dato il proverbiale egoismo degli uomini, donare al prossimo è spesso un’operazione inutile, quando non deleteria. La riconoscenza, tanto per capirci, è merce rara: e massime di questi tempi, in cui l’amore per la pecunia parrebbe aver soppiantato qualunque altro sentimento.Qui da noi, gente pratica, un peculiare affetto per il valsente è cosa normale e conclamata: se, poi, questa deprecabile tendenza a prediligere l’interesse si coniuga con la fede calcistica, potete stare certi che ne uscirà qualcosa di sgradevole. E, infatti, così è andata nel caso dei lavori di risistemazione del Piazzale antistante lo stadio, di cui, all’ombra del Campanone, si sta discutendo piuttosto animatamente.Già l’impianto sportivo che ospita le partite della Dea aveva subito, nel tempo, delle significative variazioni onomastiche: dedicato, in origine, a un giovane martire fascista, è stato poi riconsacrato agli atleti azzurri e, recentemente, ha assunto il nome dello sponsor principale dell’Atalanta, ossia quella Gewiss il cui fondatore ci ha già felicitato di Chorus Life, nonché, modestia a parte, di una via a lui dedicata.
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