Spara a Giorgia scatta l’inchiesta sulle minacce dei pro Pal Tra gli indagati c’è anche una donna
Inevitabile, doverosa, è scattata l’inchiesta con l’ipotesi di reato di minaccia al corpo politico. La procura di Milano ha aperto un fascicolo d’indagine a carico di ignoti per la scritta in vernice rossa ‘Spara a Giorgia’, comparsa su una vetrina di una banca in piazzale Lagosta, durante la manifestazione per la Palestina del 12 aprile scorso. L’articolo 338 del codice penale punisce, infatti, “con la pena della reclusione da uno a sette anni ‘chiunque usa violenza o minaccia a un corpo politico, amministrativo o giudiziario”‘.“Spara a Giorgia”: minacce a Meloni ma anche vandalismi per stradaNel fascicolo, aperto dopo la manifestazione, sono inoltre sei le persone iscritte, a vario titolo, con le accuse di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. In particolare la polizia ha denunciato cinque uomini e una donna, di età compresa tra i 19 e i 30 anni, per resistenza a pubblico ufficiale.
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