Carcere la rabbia del Sappe No alle stanze dell’amore non siamo guardoni di stato

Siena, 15 aprile 2025 – «Non possiamo tollerare che la dignità professionale dei poliziotti penitenziari venga svilita fino al punto da renderli, di fatto, custodi dell’intimità altrui. Noi non ci siamo arruolati per diventare ‘guardoni di stato’, né accetteremo che tale ruolo improprio venga normalizzato per l’assenza di un progetto credibile, serio e sostenibile. E le linee guida sinora emanate dall’Amministrazione in materia di diritto all’affettività per le persone detenute appaiono del tutto inadeguate e generiche». È una decisa presa di posizione quella del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, l’organizzazione più rappresentativa del Corpo, che in una nota inviata ai vertici del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha inteso rappresentare le gravi criticità sotto il profilo organizzativo e della tutela della dignità professionale del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria.
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