Dal Patto per l’Ecogiustizia Taranto un documento alla Commissione Ecomafie

Tarantini Time QuotidianoLe acque del Mar Piccolo e del Mar Grande di Taranto, con la loro straordinaria biodiversità e l’ampia estensione territoriale, rappresentano un patrimonio di inestimabile valore ecologico e strategico. La complessità di questo ecosistema, che ospita una varietà di specie marine uniche, richiede un’attenzione costante e una sorveglianza attenta. Chi vive e lavora in queste zone ha spesso avuto modo di osservare come le risorse a disposizione del personale preposto al controllo, come ad esempio la Capitaneria di Porto, possano risultare talvolta limitate rispetto alla vastità dell’area da monitorare. Si tenga conto che detto personale, oltre agli aspetti dedicati alla tutela dell’ambiente marino e dei suoi ecosistemi, ha tra le sue competenze anche quelle di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, della salvaguardia della vita umana in mare per un tratto di costa che va, all’incirca, da Punta Prosciutto a Nova Siri, nonché la sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, in una città come quella di Taranto, che ospita il più grande porto militare italiano ed uno dei più grandi porti commerciali d’Italia per trasporto materiali e che, negli ultimi anni, si sta aprendo anche al traffico di passeggeri con l’arrivo delle navi da crociera.
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