Guerra dei dazi e come TikTok sta cambiando le carte in tavola

Digitando “China” nella barra di ricerca di TikTok, il primo risultato suggerito è “China Manufactures”. Non è un caso. Da alcune settimane, l’algoritmo della piattaforma cinese sta promuovendo una nuova narrazione, in risposta ai recenti dazi imposti dall’amministrazione Trump. Centinaia di produttori cinesi hanno invaso il social con video che intendono “svelare” i segreti della supply chain del lusso, in quella che appare come una strategia coordinata per minare la credibilità dei brand occidentali.Il fenomeno dei “rivelatori” cinesiIl fenomeno è esploso all’indomani del “Liberation Day” proclamato da Donald Trump il 2 aprile scorso, quando l’amministrazione americana ha annunciato nuovi, pesanti dazi sui prodotti cinesi. La risposta non si è fatta attendere, ma è arrivata da un fronte inaspettato: non dai canali diplomatici ufficiali, ma da un esercito di creator TikTok.
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