Guerra di perizie e colpi di scena perché è stato ricusato il genetista di Yara

Il genetista del caso Yara non effettuerà la super perizia della nuova inchiesta sul delitto di Garlasco. A deciderlo è stato il gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, che ieri ha accolto la richiesta dei magistrati pavesi di ricusare il professor Emiliano Giardina, il perito super partes che la giudice aveva scelto per il maxi incidente probatorio per la comparazione del Dna di Andrea Sempio, il 37enne indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, con il cromosoma Y trovato sulle unghie di Chiara e per l'analisi sui reperti mai esaminati dalla scena del delitto, avvenuto il 13 agosto 2007.   L'istanza di ricusazione di Giardina era stata avanzata il 9 aprile scorso, nell'udienza per l'affidamento dell'incarico al perito, quando il pm Valentina De Stefano e l'aggiunto Stefano Civardi, titolari del fascicolo coordinato dal procuratore Fabio Napoleone, avevano depositato un'intervista, rilasciata a Le Iene il 5 aprile 2017, in cui Giardina sosteneva che i «tracciati» genetici non potevano «essere utilizzati a fini identificativi, nel modo più assoluto», aggiungendo che «non posso dire a chi appartiene in modo univoco questa traccia biologica».
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