Il murale per Stefano e Virgilio Mattei emoziona oltre il ricordo racconta una storia che ora appartiene alla Nazione

Quello che si prova quando, percorrendo via Bernardo da Bibbiena a Primavalle, compare il murale che ritrae Stefano e Virgilio Mattei è «una grande emozione». L’espressione è stata ricorrente nelle conversazione dei tanti che si sono ritrovati per ricordare, come ogni 16 aprile, i due figli di Mario, il segretario della sezione locale del Msi, che morirono assassinati in questa data, 52 anni fa, nel rogo appiccato alla loro casa dai militanti di Potere operaio Achille Lollo, Manlio Grillo e Marino Clavo. Chi c’era alla cerimonia conosce la storia, lo strazio di una famiglia e di una comunità, la costerNazione di non aver avuto giustizia, l’impegno per la memoria. Di tutto è partecipe. Come lo è del conforto di questa giornata. Ma il murale non è solo per loro, non è solo per la sorella Antonella, che con il figlio Federico e il supporto economico e burocratico della Regione Lazio ha reso possibile questo «ritorno a casa» dei fratelli Mattei.
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