Il nome della rosa alla Scala il monastero diventa un labirinto Sarà un Medioevo contemporaneo

Milano – Adso da Melk e Guglielmo da Baskerville, i due immortali protagonisti de “Il nome della rosa“, arrivano sul palco della Scala. Il capolavoro di Umberto Eco del 1980 - longseller da oltre 50 milioni di copie vendute nel mondo - è infatti diventato un’opera lirica. In programma al Piermarini dal 27 aprile al 10 maggio: cinque rappresentazioni che hanno già registrato il tutto esaurito. Il Teatro milanese ha commissionato il lavoro a Francesco Filidei insieme all’Opéra national de Paris; lo spettacolo è coprodotto dalla Scala con l’Opéra e con il Teatro Carlo Felice di Genova. I librettisti sono lo stesso compositore e Stefano Busellato con Hannah Dübgen e Carlo Pernigotti che hanno lavorato alle due versioni, italiana e francese. Il direttore Sarà Ingo Metzmacher, mentre la regia è affidata a Damiano Michieletto, le scene a Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti.
Il nome della rosa alla Scala il monastero diventa un labirinto  Sarà un Medioevo contemporaneo

Ilgiorno.it - Il nome della rosa alla Scala, il monastero diventa un labirinto: “Sarà un Medioevo contemporaneo”

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