L’arte che scava nelle macerie a gres art 671 appunti sparsi per la pace

Bergamo. Un’immersione in un’architettura in bilico tra l’immaginario di un bunker e i frammenti di una casa in macerie. Sinonimo di distruzione, certo, ma anche simbolo della capacità di rinascere dalla sofferenza. Apre oggi, mercoledì 16 aprile, la prima collettiva di gres art 671. Dopo la personale di Marina Abramovi? “between Breath and Fire”, nello spazio culturale di Fondazione Pesenti un antitetico viaggio tra guerra e pace che attraversa sette secoli, dalla “gran battaglia” quattrocentesca di Jacopo Ripanda in prestito dall’Accademia Carrara all’invasione russa in Ucraina.In “de bello. notes on war and peace” 37 opere di più di 30 artisti dialogano tra di loro, invitando il visitatore a riflettere sull’esperienza del conflitto in chiave universale. “La sfida era raccontare lo stato d’animo dell’essere umano davanti alla guerra – spiega Roberto Pesenti, presidente di gres art 671 -.
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