Morì in cantiere una condanna due patteggiamenti e processo per altre tre persone

Una condanna, due patteggiamenti e tre rinvii a giudizio. È quanto ha deciso ieri il giudice Matteo Gambarati al termine dell’udienza preliminare per i sei imputati chiamati a rispondere di un infortunio mortale sul lavoro avvenuto il 14 ottobre 2020 a Poviglio. Quel giorno Mario Ferrari, 62enne di Cadelbosco, elettricista, perse la vita precipitando dall’altezza di 9 metri mentre lavorava in un capannone in via Messori.Secondo la ricostruzione investigativa, Ferrari stava facendo in quota, su una piattaforma mobile, l’installazione dei cavi per alimentare l’impianto antincendio, quando fu travolto da un carroponte attivato da un 45enne rumeno per spostare i detriti accumulati durante la sua lavorazione: il 62enne volò a terra e Morì.Il pubblico ministero Denise Panoutsopoulos aveva chiesto per sei persone il rinvio a giudizio, formulando l’accusa di omicidio colposo con l’aggravante di aver violato le norme per prevenire gli infortuni.
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