Orfani di femminicidio le vittime dimenticate della violenza Parliamone

Nel luglio 2013 mia sorella Tiziana è stata uccisa. Da allora, con mia moglie e mia figlia, abbiamo accolto in casa suo figlio. Per adottarlo ci sono voluti più di otto anni. Otto anni di udienze, burocrazia, attese. Non abbiamo ricevuto nessun tipo di supporto dallo Stato per la psicoterapia, né per le spese scolastiche o di vita quotidiana. Anche in presenza di un’eredità, questa non è gestibile liberamente: tutto passa dal giudice tutelare, con tempi che possono superare l’anno per ottenere un appuntamento con il giudice. Intanto tutto si blocca.Le banche non sanno come gestire questi “casi speciali”, e ogni semplice richiesta si trasforma in un percorso a ostacoli fatto di lettere, avvocati (da pagare), attese.Dal 2013, altre 1300 donne sono state uccise in Italia per mano di partner o ex partner.
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