Come si fa a percepire le persone transgender come una minaccia per ‘la donna biologica’

Le persone trans esistono, partiamo da un dato di realtà. Può accadere – e accade – che vengano ignorate, private dei diritti fondamentali, insultate, ma continueranno a esistere. Qualcuno potrà addirittura gettarle da un torrente con braccia e gambe fratturate, come accaduto in Colombia a Sara Millerey González Borja, donna transgender di 32 anni di cui conosciamo gli ultimi istanti ripresi in video pochi giorni fa dai passanti, ma che non potrà raccontare la sua storia poiché non ha mai ricevuto i soccorsi necessari a sopravvivere.Eppure, le persone trans continuano a esistere. Non sono un prodotto della cultura woke, né una minaccia del gender, ne abbiamo testimonianza tra le popolazioni native americane (prima dell’arrivo dei colonizzatori europei), nella Persia del XIII secolo e anche nel nostro amato Impero Romano, il cui imperatore Eliogabalo nel III secolo chiedeva di essere chiamato “signora”, desiderava tratti femminili e faceva abbondante uso di trucco e parrucco per sentirsi più vicino alla sua identità di genere.
Come si fa a percepire le persone transgender come una minaccia per ‘la donna biologica’

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