Con una sentenza che ridefinisce il concetto di donna e rovescia decenni di evoluzione sui diritti transgender la Corte Suprema britannica stabilisce che il sesso biologico prevale sul identità di genere

donna non si nasce, lo si diventa”: era il 1949 quando, con queste parole rivoluzionarie, Simone de Beauvoir sfidava l’idea che la femminilità non fosse un destino biologico ineluttabile. Più di 75 anni dopo, in un’inversione storica, che scuote le fondamenta del dibattito contemporaneo sui diritti di genere, la Corte Suprema britannica ha decretato l’esatto opposto: donna si nasce, non si diventa. J.K. Rowling, la denuncia: «Ho ricevuto così tante minacce di morte che potrei tappezzarci casa» X Corte Suprema britannica: “donna si nasce, non si diventa”Con una decisione unanime e dirompente, i cinque giudici del Regno Unito, hanno stabilito che la definizione legale di donna è legata irrevocabilmente al sesso biologico, non all’identità vissuta.
Con una sentenza che ridefinisce il concetto di donna e rovescia decenni di evoluzione sui diritti transgender la Corte Suprema britannica stabilisce che il sesso biologico prevale sul identità di genere

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