Femminicidio di Laura Papadia a Spoleto il marito confessa il movente Lei voleva un figlio io no

Dietro l’ennesimo Femminicidio si cela una verità dura e dolorosa. Laura Papadia, 37 anni, è stata uccisa lo scorso 26 marzo dal marito Nicola Gianluca Romita, direttore commerciale in un’azienda vinicola, dopo un’ennesima lite nata dal desiderio, da parte di lei, di avere un figlio. È stato lo stesso Romita, confessando l’omicidio agli inquirenti, a rivelare il movente fino a quel momento rimasto oscuro: il dissidio profondo legato alla maternità.L’uomo ha raccontato agli investigatori come i contrasti con la moglie fossero cresciuti negli ultimi mesi, alimentati dalla divergenza tra il suo rifiuto a diventare nuovamente padre — “non volevo altri figli”, ha detto — e il forte desiderio di Laura di avere un bambino. Romita, 47 anni, ha già due figli da precedenti relazioni, e ha spiegato agli agenti di aver vissuto con angoscia la possibilità che si ripetessero “situazioni difficili”, come quella che coinvolge uno dei suoi figli, affetto da una cardiopatia.
Femminicidio di Laura Papadia a Spoleto il marito confessa il movente  Lei voleva un figlio io no

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