’Ferine Creature’ alla Galleria Bper Van Biesbroeck tra fauni e centauri

’Il Centauro! Di manto sagginato era, ma nella groppa rabicano e nella coda, di due piè balzàno, l’equine schiene e le virili arcato’. Sono i versi de ’La morte del cervo’, dalla raccolta ’Alcyone’ di Gabriele D’Annunzio. Proprio a questa lirica si ispirò Jules Van Biesbroeck, pittore e scultore belga (1873 - 1965), quando nel 1918 dipinse il suo ’Centauro che uccide un cervo’: metà uomo, metà cavallo, questa possente figura mitologica solleva in trionfo le corna di un cervo appena catturato. Il centauro, nella sua doppia natura, è l’emblema di un perenne conflitto insito nel nostro animo: siamo sempre combattuti per la razionalità e le passioni, fra l’istinto animale e il dominio di noi stessi. centauri, fauni, miti sono le ’Ferine Creature’ protagoniste della nuova mostra che la Galleria Bper Banca di via Scudari proporrà da domani al 29 giugno, un percorso (a cura di Luciano Rivi) che muove dalle ‘visioni’ dell’artista belga – di cui la collezione Bper custodisce un nucleo di 39 opere – per raccontare le figure archetipiche del mito nell’arte di più secoli, dal ‘500 fino a oggi.
’Ferine Creature’ alla Galleria Bper Van Biesbroeck tra fauni e centauri

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