I cacciatori ci hanno massacrato di botte il racconto dell’attivista italiano che fa antibracconaggio in Grecia

Il passamontagna calato sulla testa, i bastoni in mano. Così sono scesi da un pick-up, li hanno accerchiati e aggrediti. “Ci stavano aspettando, sapevano che saremmo arrivati. hanno rotto il naso a un nostro compagno, hanno picchiato persino una ragazza. Per fortuna l’altra è riuscita a scappare”. A parlare è Andrea Rutigliano, uno dei responsabili dell’associazione internazionale Cabs (Committee Against Bird Slaughter) che si occupa di crimini legati al bracconaggio. Da tre anni, a metà aprile, un gruppo di volontari organizza una campagna di antibracconaggio in Grecia. Il motivo? Tra le isole di Zacinto, Corfù (in misura minore), Paxi, Antipaxi, Othoni e Mathraki, ogni primavera centinaia e centinaia di cacciatori fanno strage di tortore. Quando, cioè, la stagione venatoria è chiusa e – soprattutto – quando i volatili migrano per riprodursi e nidificare.
I cacciatori ci hanno massacrato di botte  il racconto dell’attivista italiano che fa antibracconaggio in Grecia

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