Il nuovo Piano d’Azione dell’Europa per l’auto non risolverà i problemi

Negli ultimi anni, l’Europa ha spinto con determinazione verso una transizione energetica che, seppur necessaria, ha rischiato di risultare troppo ambiziosa e scollegata dalla realtà industriale e tecnologica del continente. Il Piano europeo per l’auto si presentava come una visione futuristica, ma priva di un solido ancoraggio alle effettive capacità produttive del mercato europeo. La transizione verso l’auto elettrica, in particolare, ha evidenziato una serie di problematiche non adeguatamente considerate in fase di pianificazione: dalla mancanza di una filiera domestica per la produzione delle batterie, alla dipendenza da materie prime controllate da paesi terzi, fino alla carenza di infrastrutture adeguate per la ricarica.Per questi motivi l’industria automobilistica europea, nei mesi scorsi, è stata al centro di un dibattito acceso, culminato a inizio marzo con l’adozione da parte dell’Europa di un Piano di Azione per il settore.
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