Il prestigioso premio internazionale oremia l’immagine della fotoreporter Samar Abu Elouf che con uno scatto denuncia l’orrore della guerra e il dramma dell’infanzia spezzata a Gaza

A volte succede che ci siano immagini che, oltre al raccontare una storia, riescono a colpire così nel profondo da scuotere con forza le coscienze, obbligando l’osservatore a fermarsi e riflettere. È quello che è avvenuto con la fotografia scattata dalla fotoreporter palestinese Samar Abu Elouf per il New York Times, scelta come vincitrice del World Press Photo 2025. È il ritratto di Mahmoud Ajjour, un bambino di nove anni della Striscia di Gaza, mutilato di entrambe le braccia durante un attacco israeliano nel marzo 2024. La sua immagine, semplice, ma potentissima, è diventata il simbolo di una tragedia che colpisce i più vulnerabili: i bambini. A Gaza una tredicenne ritrovata tra le macerie dopo 35 ore X World Press Photo 2025, la tragedia di Gaza negli occhi di un bambinoLa storia non è diversa da quella di tanti bambini palestinesi che stanno vivendo questo scempio: Mahmoud stava fuggendo con la sua famiglia da un bombardamento a Gaza, quando un’esplosione lo ha colpito, tranciandogli un braccio e devastando l’altro.
Il prestigioso premio internazionale oremia l’immagine della fotoreporter Samar Abu Elouf che con uno scatto denuncia l’orrore della guerra e il dramma dell’infanzia spezzata a Gaza

Iodonna.it - Il prestigioso premio internazionale oremia l’immagine della fotoreporter Samar Abu Elouf, che con uno scatto denuncia l’orrore della guerra e il dramma dell’infanzia spezzata a Gaza

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