Ragazze punte con una siringa in strada ai domiciliari per stupro Simone Baroncini sul telefono foto dei glutei delle passanti

Due Ragazze in due punti differenti della città di Pisa «punte» con una siringa dallo stesso uomo: «Alto massimo un metro e 70, incappucciato con una giacca impermeabile e le scarpe nere». Secondo gli inquirenti, l’identikit combacia perfettamente con quello di Simone Baroncini, l’operaio pisano che nel dicembre 2009 strangolò la 20enne lucchese Vanessa Simonini sul greto del fiume Serchio dopo essere stato rifiutato e poi simulò un’aggressione di sconosciuti. Per l’uomo, che ha scontato 16 anni di reclusione per l’omicidio, è stata disposta la custodia cautelare ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale. Le giovani punte con la siringa e la denuncia I due casi di cosiddetto needle spiking, letteralmente puntura d’ago, risalgono al weekend del 18 e 19 gennaio. Una ragazza 23enne viene aggredita mentre si trova in Cavalcavia di San Giusto, l’altra – 21enne – in viale Bonaini.
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