Un recente studio svela un potenziale legame tra acido linoleico e la crescita del tumore al seno triplo negativo

Non è una crociata contro la frittura o un attacco alle abitudini in cucina: una nuova ricerca della Weill Cornell Medicine di New York accende i riflettori su una sostanza molto diffusa nella nostra dieta quotidiana, l’acido linoleico, presente soprattutto in vari tipi di olio di semi. Secondo lo studio, questa molecola potrebbe avere un ruolo nella crescita del tumore al seno triplo negativo, una forma particolarmente aggressiva e difficile da trattare. Nessun allarmismo, ma una scoperta che offre nuove chiavi di lettura su come l’alimentazione possa influenzare la salute, e apre la strada a strategie nutrizionali più consapevoli. tumore al seno e diagnosi precoce: le risposte ai dubbi più comuni guarda le foto Olio di semi, acido linoleico e tumore al seno: il legameLa ricerca pubblicata su Science ha studiato come l’acido linoleico, un grasso omega-6 presente in oli come quello di soia e di girasole e in alimenti come carne di maiale e uova, possa influenzare il “percorso mTORC1”, quell’interruttore che regola la crescita delle cellule.
Un recente studio svela un potenziale legame tra acido linoleico e la crescita del tumore al seno triplo negativo

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