Al Lovers Festival vince Queer Panorama filo conduttore dei film è la resistenza all’onda reazionaria

Lovers: alla fine ha vinto Queer Panorama. Un film girato in bianco e nero, ambientato in una Hong Kong perlopiù anglofona, né ricca né povera, dove un ragazzo si dedica a incontri con uomini contattati via app. Meccanismo analogo che apre ogni volta lo sguardo su personaggi diversi. Un Panorama umano, appunto, un Panorama Queer. E nei corti ha vinto un thriller nel quale una coppia gay di Monaco di Baviera si ritrova nel nuovo appartamento una porta sempre aperta, in cui appare Hitler.A vincere la quarantesima edizione del Festival cinematografico Lgbt+ più antico d’Europa è stata soprattutto la coralità dei casi e delle cause presentate, unite di fatto dal filo conduttore della necessità di resistere alla ondata reazionaria in corso. Si imparano tante cose. Nella serata finale è arrivato il saluto di un attivista tunisino che organizza il Mawjoudin film Festival che si svolge ogni anno.
Al Lovers Festival vince Queer Panorama  filo conduttore dei film è la resistenza all’onda reazionaria

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