Bimba sbranata dal pitbull la verità su quel cane due mesi dopo la tragedia

Sono passati ormai due mesi dalla tragica morte della piccola Giulia Loffredo, la bambina di appena nove mesi sbranata nella sua abitazione ad Acerra, nella notte tra il 15 e il 16 febbraio. Una vicenda drammatica che ha scosso l’opinione pubblica e che, a distanza di settimane, è ancora al centro delle indagini da parte della procura. Il fascicolo resta aperto e l’attenzione si concentra anche sulle analisi genetiche ancora in corso da parte dell’Asl Napoli 2, che sta esaminando i residui fecali dei due cani coinvolti: un pitbull e un meticcio, entrambi sequestrati dopo il fatto.In casa, al momento dell’aggressione, era presente solo il padre della Bimba, Vincenzo Loffredo. L’uomo, attualmente indagato a piede libero per omicidio colposo e per omessa vigilanza e custodia degli animali, ha dichiarato di non ricordare nulla di quanto accaduto in quell’ora tragica.
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