Il Vescovo di Novara solleva un polverone In val d’Ossola non ce n’è uno sano per fare il padrino
“In val d’Ossola non ne hanno uno sano per fare il padrino: perché o uno è storto, o è irregolare, o divorziato, o separato o trimaritato: immaginate chi può farlo”. A sostenerlo è niente meno che monsignor Franco Giulio Brambilla, il Vescovo di Novara, che ha parlato così il 10 aprile in occasione della conferenza organizzata a Casale Monferrato (Alessandria) per i 1.700 anni dal concilio di Nicea. La notizia è stata diffusa dal sito web locale Vco24 (24newsonline.it ) ed è rimbalzata sulla cronaca nazionale per le reazioni e le polemiche che ha generato presso la comunità della val d’Ossola, il cui territorio è compreso nella diocesi di Novara.Polemiche a tal punto accese che il monsignor Brambilla si è visto costretto a inviare una lettera di scuse ai sacerdoti ossolani: “Il riferimento all’Ossola era solo un esempio di una situazione, che ricorre anche in altre parti della nostra diocesi e dell’Italia, per dare una risposta pastorale nella scelta dei padrini.
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