L’analisi di Confindustria con i dazi rischio di una crisi strutturale

Roma, 18 aprile 2025 – Incertezza e dazi peggiorano il quadro, anche se scendono i tassi e i prezzi dell’energia. Per l’industria italiana si intravedeva stabilizzazione ma con ne nuove tariffe c’è il rischio di una crisi strutturale. Preoccupano soprattutto gli investimenti, mentre i consumi sono unico traino ma debole. E’ lungo queste coordinate che si muove L’analisi congiunturale del Centro studi di Confindustria.L’effetto complessivo è che il Pil italiano è atteso in crescita modesta nel 1° trimestre 2025: i servizi frenano e l’industria rallenta. Prosegue il taglio dei tassi ma l’ondata di incertezza generata dai continui annunci sui dazi e i dazi stessi frenano scambi e, con l’instabilità dei mercati finanziari, decisioni di spesa e investimento. Unico effetto collaterale positivo: scende il costo dell’energia.
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