Migranti Mattarella ricorda la strage del 2015 Non possiamo voltare le spalle grazie alle navi che salvano vite

“È la nostra civiltà a impedirci di voltare le spalle, di restare indifferenti, di smarrire quel sentimento di umanità che è radice dei nostri valori. Nel fare memoria rinnoviamo l’apprezzamento per l’opera di soccorso da parte delle navi italiane che sono riuscite, in condizioni estreme, a salvare vite, rispettando quanto impone la legge del mare”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a dieci anni dalla strage del canale di Sicilia del 18 aprile 2015, quando il naufragio di un barcone a sud di Lampedusa uccise tra i settecento e i novecento Migranti.“Un’immane tragedia del mare, tra le più terribili che si ricordano nel Mediterraneo”, la definisce il capo dello Stato: “I Migranti morti e dispersi raggiunsero numeri spaventosi. Fra le vittime anche decine di bambini. Erano persone che disperatamente cercavano una vita migliore, fuggendo da guerre, persecuzioni, miseria.
Migranti Mattarella ricorda la strage del 2015  Non possiamo voltare le spalle grazie alle navi che salvano vite

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