Accoltellò il compagno Boggio resta ai domiciliari

"Ha agito con una furia elevata, tanto da scagliare il grosso coltello per colpire il cuore del suo compagno" che, in un precedente litigio, aveva già ferito con una lama, colpendolo alla mano, con la promessa che "alla prossima occasione lo avrebbe ammazzato". Una "evidente finalità aggressiva" che, per il Tribunale del Riesame di Milano, integra l’accusa di omicidio volontario aggravato e non di eccesso colposo in legittima difesa per Stella Boggio, la 33enne di Bovisio che ha ucciso il compagno, il 38enne impiegato di Arese Marco Magagna, dopo l’ennesima lite avvenuta la notte dell’Epifania nella mansarda di lei, dove la coppia viveva. Ma per i giudici la donna può restare ai domiciliari. "L’aggressività della Boggio si è manifestata nell’ambito del rapporto di coppia con il Magagna" caratterizzato da "reciproci episodi di aggressione verbale e fisica" e visto che "è ormai uscita da una relazione affettiva insana, dalla quale non riusciva ad autotutelarsi e autocontrollarsi, emergono elementi per ritenere che la misura dei domiciliari sia idonea a evitare future occasioni delittuose", si legge.
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