Femminicidio di Samarate Vincenzo Gerardi interrogato in carcere dal gip Sì ho ucciso mia moglie ma è stato un gesto d’impeto

Samarate (Varese), 19 aprile 2025 – La conferma, scontata, della custodia cautelare in carcere. È l’esito dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto in carcere oggi nei confronti di Vincenzo Gerardi, arrestato mercoledì sera – praticamente in flagranza – per aver ucciso a coltellate la moglie Teresa Stabile. Un lungo interrogatorio, a tratti drammatico, in cui Gerardi, 57 anni, incalzato dalle domande della giudice per le indagini preliminari Anna Giorgetti, e assistito dal suo avvocato, ha ripercorso step dopo step la “sentenza di morte” eseguita nei confronti della moglie di due anni più giovane dalla quale si stava separando. Trappola mortale L’agguato sotto casa, in via San Giovanni Bosco, dove Teresa Stabile era andata a vivere dopo aver lasciato il marito. L’attesa del suo rientro dal lavoro in macchina intorno alle 18,45 per poi colpirla violentemente con 15 fendenti – il numero esatto delle coltellate mortali inferte è stato determinato ieri, venerdì 18 aprile, dall’esame autoptico – senza lasciarle nemmeno la possibilità di scendere dall’auto.
Femminicidio di Samarate Vincenzo Gerardi interrogato in carcere dal gip  Sì ho ucciso mia moglie ma è stato un gesto d’impeto

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