Il salvadoregno espulso dagli Usa e la deriva anti democratica di Trump contro i giudici

Per il momento ci ha pensato Nayib Bukele a togliere le castagne dal fuoco a Donald Trump. Il presidente di El Salvador, ospite alla Casa Bianca, ha detto che non intende restituire agli Usa Kilmar Abrego Garcia, un connazionale deportato dall’amministrazione americana proprio a El Salvador nella prigione-gulag di Cecot. «È un terrorista, non lo manderò indietro». Ma Garcia non è affatto un pericoloso terrorista né un membro di una gang criminale. Anzi, sulla sua deportazione si erano già espressi sia un giudice federale sia la Corte suprema degli Stati Uniti. Stabilendo che quell’estradizione è illegale e che Trump deve provvedere al rimpatrio di Garcia. Peccato che lui non abbia alcuna intenzione di farlo. Una scontro fra potere giudiziario ed esecutivo che apre una crisi costituzionale dagli effetti imprevedibili.Leggi su Lettera43.it