Un ristorante Dopo di noi Le nostre cene del lunedì per costruire autonomia

Ventidue anni, grande appassionato di chitarra – "La suono nel tempo libero", racconta –, Leonardo, per tutti Leo, accoglie gli ospiti all’ingresso e sta imparando a prendere le ordinazioni del beverage. Con lui c’è Zaira, 22 anni: "Cosa desidera ordinare?", chiede ai commensali, attenta affinché tutti abbiano sempre bicchiere e bottiglia piena. E Riccardo, 20 anni, l’ultimo arrivato: Dopo aver abbandonato gli studi di informatica è rimasto chiuso in casa per molti mesi; "quando ci hanno detto che amava stare in cucina, gli abbiamo chiesto se voleva venire da noi". Ora aiuta ai fornelli e in sala. Poi c’è lo chef Samuele, 19 anni: esce solo alla fine della cena, per prendersi i meritati applausi; diplomato all’istituto alberghiero Carlo Porta di Milano, il suo piatto forte è il famoso purè francese secondo la ricetta di Joël Robuchon, ma va molto orgoglioso anche dei suoi paccheri alla Vittorio, e quando gira tra i tavoli tiene a conoscere il parere dei commensali.
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