L’emotività elemento mancante della socializzazione maschile I ragazzi sono nativi digitali ma meno consapevoli dell’impatto dei messaggi online

Da anni, negli angoli più oscuri di Internet, cresce indisturbato un mondo dove la maschilità si racconta attraverso rabbia, frustrazione e disprezzo per le donne. È la manosfera, un insieme di forum, podcast, influencer e account social accomunati da un’idea tossica: che siano gli uomini, e non le donne, le vere vittime di una società ingiustamente femminista secondo loro. Un universo virtuale che un tempo si muoveva ai margini del web, ma che oggi — complici gli algoritmi di piattaforme come YouTube, Instagram e TikTok — arriva sempre più spesso davanti agli occhi di adolescenti in cerca di risposte.Nel cuore di questa cultura troviamo figure come gli incel (involuntary celibates), i pick up artist, gli attivisti dei cosiddetti “diritti maschili” e personaggi come Andrew Tate, autoproclamato “re della mascolinità tossica”, che costruiscono consenso diffondendo un’idea di virilità aggressiva, dominatrice, in opposizione a ogni principio di uguaglianza.
L’emotività elemento mancante della socializzazione maschile I ragazzi sono nativi digitali ma meno consapevoli dell’impatto dei messaggi online

Ilfattoquotidiano.it - “L’emotività elemento mancante della socializzazione maschile. I ragazzi sono nativi digitali, ma meno consapevoli dell’impatto dei messaggi online”

Leggi su Ilfattoquotidiano.it
Video L’emotività elemento