Una montagna russa chiamata Russell Westbrook

In questa stagione a Denver, Russell Westbrook ha trovato una sua dimensione accanto a Nikola Jokic, riuscendo a essere meno caotico e disfunzionale di come ce lo ricordavamo, giocando in un ruolo più lontano dalla palla con discreti risultati. I playoff, però, sono un’altra cosa ed era lecito aspettarsi che i suoi minuti in campo sarebbero diminuiti: troppo incostante per essere lui a guidare l’attacco dei quintetti senza Jokic, troppo poco affidabile per chiudere le partite punto a punto. Inoltre, la sua eccessiva presenza in campo era stata, a sentire le voci di corridoio, uno dei motivi degli attriti tra Malone e il GM Booth, culminati con il licenziamento di entrambi.Ma fare previsioni con Russell Westbrook è come provare a trattenere l’acqua con le mani a lungo: impossibile. In gara-1 contro i Los Angeles Clippers, Westbrook ha finito per giocare 34 minuti, tra cui tutto il finale del quarto periodo e il supplementare, chiudendo con 15 punti, 8 rimbalzi e 3 assist e un plus minus di +7, che alla fine ha fatto la differenza.
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