Cosa si può fare per non farsi travolgere da questa ansia da non partenza

Parliamo del fatto che restare in città non fa di te una persona peggiore. Lo abbiamo già raccontato in passato: rallentare non è sempre semplice in un mondo che corre, e certe volte ci si può sentire fuori tempo, fuori posto. Con l’arrivo della primavera e la possibilità concreta di fare uno dei ponti più lunghi di sempre (Pasqua, 25 aprile e 1° maggio si incastrano alla perfezione), per molte persone il pensiero di non partire può diventare più difficile da gestire che un volo in ritardo. Complice la pressione sociale, si fa strada una sensazione crescente: quella di stare “perdendo qualCosa”. Una forma di ansia che oggi ha persino un nome, notriphobia, e che si intreccia alla già nota FOMO (Fear Of Missing Out), quella paura di rimanere tagliati fuori resa nota ai più grazie a Victoria De Angelis dei Måneskin che tempo fa ha confessato candidamente in un’intervista: «Ho la peggiore FOMO del mondo.
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